venerdì 19 giugno 2015

furor

17 Giugno 2015•

Non credo di aver mai avuto in solo anno nella mia vita cosi brutto e meravigliosamente bello.
Per la prima volta mi sono trovato davanti la possibilità di cambiare radicalmente il mio percorso di crescita.
Ho scelto.
Ho scelto.
La scelta non é mai stata parte fondamentale dei miei cambiamenti.  Mi sino sempre stati imposti non so bene per quale malsano motivo.
Ho iniziato a studiare ciò che amo.
Ho iniziato a studiare l'unica cosa che nel bene e nel male é stata la mia ancora di salvezza.
É stata, é la cosa più bella che una persona possa scegliere... Non la moda di per se, ma ciò che si ama.
É stato difficile.
É stato un continuo crollare a terra, sotto il peso di allucinazioni... sotto il peso di quelle coloratissime lucine al neon che illuminano il mio mondo parallelo prima che si spengono le luci e tutto cali nel bui di un'epilettica notte.
É stato un anno particolare.
É stato un anno di nuove conoscenze... ho conosciuto persone meravigliose, entusiaste della vita, entusiaste di ciò che fanno.
Ho conosciuto quelle che ad oggi sono, i sono state, le mie docenti.
Per la prima volta mi sono ritrovato a parlare apertamente, nei particolari, quella che é stata la mia esperienza di vita... Non mi ero mai seduto su un tavolo a parlare in questo modo ai miei docenti di me stesso, della mia Anna, di come l'ho vissuta e di come la sto vivendo.
Non credo scorderò mai gli occhi increduli di Arianna e quelli silenziosamente pieni di affetto (almeno
credo) di Alice mentre, prima di stringermi in un abbraccio inaspettato, mi diceva.... "Filippo hai una forza che pochissimi hanno..."
Ho  cercato per tutti l'anno di incastrare tutti i tasselli della mia vita, come se fossero tanti pezzetti di tetris.... nel farlo, mi sono lasciato alle sparse gran parte della mia vita, scegliendo di farlo, consciamente, con il solo scopo di fare ciò che amo. Di dare il massimo, di essere uno dei migliori tra le mura dell'istituto secoli.
Ho fatto finta nulla, così da non fare pesare la cosa a nessuno, quando nel mezzo della lezione venivo preso dalle luci, dal buio... da un attacco epilettico.
Ira non sono altro che arrabbiato.
Nonostante le premesse che le assenze non sarebbero state un problema, mi sono sentito trattare come uno stupido, come uno che non su é impegnato, come uno che non é ne capace be bravo, da quelle persone che avrebbe teoricamente sostenere.
Forse sarò presuntuoso, ma come può non essere capace uno che in ben tre occasioni ha fatto vedere come di svolgeva un esame agli altri?
Mi sento arrabbiato perché nonostante i miei sforzi, nonostante l'impegno, nonostante tutto ho visto e sentito sottovalutare il mio lavoro, la mia fatica.


La vita riserva sempre sorprese.... così dicono...
Tra le lacrime e la solitudine che mi abbracciano in questa solitaria sera due soli ricordi mi ricordano che nonostante tutto, ho faticato e sputato sangue per  qualcosa...
Rosy, che davanti un panciotto scarlatto mi sussurrava... "A me dispiace, ma guardalo... tu sei bravo!"
Io ero convinto di essere un pessimo sarto.

Ed, infine, Alice secondo cui, indipendentemente da quello che certa gente possa fare, dire o pensare... CARTA CAnTA.

Un malinconico grazie,orse, dopo una bevuta solitaria porterà un minimo di riposo dopo settimane insonne.
Notte mondo. ...




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