martedì 19 maggio 2015

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16 maggio 2015•

Capita.
Capita spesso di ritrovarmi a buttare giù schizzi di nuovi outfit da inserire nel mio book personale, personale in quanto non lo sottopongo mai alla mia insegnante (dice spesso e volentieri che ciò che creo é troppo peculiare, nuovo, ma troppo peculiare e quindi POCO COMMERCIALE!!) di ritrovarmi con un'idea in testa che ho già buttato giù in modo grossolano in precedenza e di mettermi a cercarla nervosamente nel mio archivio.
Oggi mi é successo esattamente questo e, nel mezzo della mia ricerca, mi sono imbattuto in un vecchio scritto, mai pubblicato, ma discusso moltissimo.

Titolo: "Brucia Froci* di Merd*"

Ho letto nella Bibbia che andrò all'inferno, che la mia anima brucerà la giù per l'eternità. Ho sentito un reverendo americaco, con i suoi dodici figli e cinquantasei nipoti, dire che Dio mi odia, che mi disprezza, che sono la sua vergogna, che non sono degno di avere diritti, che non sono un essere
umano, che sono "contro natura".
Siamo nel ventunesimo secolo, eppure, sembra di essere ancora nel medioevo, quando omosessuali e streghe venivano bruciati pubblicamente in piazza. Siamo nel ventunesimo secolo, eppure, mi basta camminare per un misero corridoio del liceo per sentirmi dire, alle spalle, "frocio di merda". Siamo nel ventunesimo secolo e, ancora oggi, esistono fanatici, bigotti, ignoranti, omofobi che non mi reputano idegno di essere considerato un essere umano.
Nonostante tutto, sono una persona normale, mangio, studio, leggo, respiro come tutti gli altri esseri umani. Sono una persona ed è per questo che devo essere giudicato, non dal mia orientamento sessuale, non dal fatto che abbia una ragazzo e non una ragazza.
"Brucerai all'inferno", così mi ha detto una mia amica, perchè lo dice la Bibbia, e la Bibbia è parola di Dio. Infatti, è risaputo che tanto tempo fa dal cielo anzichè cadere pioggia, caddero migliaia di copie di quel lunghissimo e sacrissimo libro. Non è assolutamente vero che, secoli e secoli fa, durante il Concilio di Nicea si discusse e si decise quali libri dovevano e quali non dovevano fare parte della "parola di Dio". Non è vero che furono scartati Vangeli, oggi chiamati "Vangeli apocrifi", in cui Cristo era descritto come un'uomo sposato e dalla sessualità promiscua.

FINALI POSSIBILI; RIVISTI E RIVISITATI:

a)L'omosessualità esiste, è una realtà.
L'omosessualità è una cosa normale, più normale della normalità stessa. Forse io e tutti gli altri omosessuali bruceremo all'inferno, siamo nati omosessuali e moriremo omosessuali, non abbiamo scelto di esserlo e ne andiamo fieri. Se dobbiamo bruciare, brucieremo. Preferisco bruciare in un posto in cui sono amato, che la pace eterna in un posto dove non sono apprezzato.

b)Sono omosessuale, e giusto per non essere troppo originale, I'M PROUD OF IT. Forse brucerò all'inferno, ma sicuramente sono un'essere umano, sono una persona, sono nato omosessuale, non l'ho scelto e nessuno potrà mai togliermi la mia dignità.

Filippo Todisco

É stato quasi emozionante leggere le parole di un giovane adolescente arrabbiato, eccessivo, ingordo
di vita.
Mi fa sorridere il pensiero di un piccolo e ancora inesperto Narciso che faceva per la prima volta i conti con una realtà dura, chiusa, retrograda.
Eppure, nonostante sia passato tutto questo tempo, rivedo, anzi rileggo, in quelle parole la persona che sono oggi.
Le idee che possiedo oggi.
Le convinzioni che vivono in me.
"I'm  gay and i'm proud of it!"
Quella piccola ed insignificante frase tuona silenziosa nella mia testa.
Ricordo come ai tempi fossi fiero di essere diverso
Sento ancora questo sentimento e, vorrei sottolineare, l'etichetta che mi sono autodato di DIVERSO!
EBBENE SI.... DIVERSO!!!
HA UN SUONO MERAVIGLIOSO LA PAROLA.... DIVERSO!
DIVERSO!
DIVERSO!
DIVERSO!
DIVERSO!
DIVERSO....
Vivo in un mondo in cui tale parola fa paura. Provoca orrore e panico.
Cine se fosse un mostro, uno spettro, un fantasma che impregna i nostri incubi.
Vivo in un mondo in cui esisto migliaia di persone omosessuali, ipocrite a parer mio, professano come un credo imparato a memoria che il loro orientamento sessuale non li rende diversi dagli altri.
Non mi interessa essere o meno impopolare.
Essere gay, i finocchi qual si voglia, rende ogni uomo o donna gay un diverso.
Essere gay dichiarati, o ancora peggio non dichiarati, apre le porte della vita ad esperienze che un ragazzo o una ragazza etero non vivrà mai.
Una lunga serie di esperienze, alcune molto diverse tra loro, che possono andare dal bullismo, allo stile di vita.... dalla possibilità di avere diritti solo combattendo, al non averne proprio in virtù della propria sessualità.
Essere gay ci rende diversi.
Essere gay ci deve rendere fieri di ciò che siamo.
Essere fieri significa essere fieri di essere diverso in un mondo in cui, sulla carta, l'uguaglianza si basa proprio sulla diversità