venerdì 15 febbraio 2013

Poison

14 Febbraio 2013.
Una mattina come tante altre, una sveglia come tante altre, la classica routine quotidiana. Per me era un giorno come tanti altri; lo era anche per Narciso, solo ormai da quasi un'anno.
Non so cosa mi spinse a uscire chetamente di casa, dietro di lui, per andare a scuola. Non ci andavo mai, lui non mi vedeva, i suoi compagni neanche, ero invisibile a tutto il mondo ormai. Ma lo feci comunque, non avevo la minima voglia di stare a casa, tutta sola, a guardare la donna di servizio fare le pulizie.
Salimmo in macchina, lui sul sedile davanti, io dietro. Rimanemmo lì, in silenzio, mentre la macchina su dirigeva verso Meda, guardavamo entrambi fuori dal finestrino gli edifici sfrecciarci accanto, veloci come saette nel cielo. È strano vedere gli oggetti immobili da una macchina in movimento, sembrano muoversi, ma non è così, è la macchina che di muove, tutto dipende dal punto di vista. Se sei in macchina il mondo si muove, se sei in strada è la macchina a farlo, tutto è relativo, come la vita.
Ogni giorno, ogni cosa, ogni situazione, può essere analizzata e giudicata in modi completamente diversi, opposti a volte, a seconda del punto di vista che adottiamo, della parte che ci troviamo a recitare in scena.
Arrivammo a scuola, il sole ancora basso al l'orizzonte, un gregge di giovani studenti presidiavano il cancello principale. Narciso, camminando velocemente, evitando il contatto con ogni persona a cui passava accanto, con uno sguardo leggermente schifato in volto, si diresse verso l'entrata della scuola.
Attorno, come tutti gli anni in quel particolare giorno, giovani studentelli si scambiavano gli auguri, fiori e cioccolatini. Tutto per festeggiare una festa stupida, consumistica, inutile. Una giornata in cui, le giovani donne di facili costumi si rivelavano ancora più tali, le povere ragazze innamorate e non ricambiate si illudevano di esserlo. Una giornata durante la quale i problemi di coppia scomparivano, nascosti dall'ipocrisia, da un falso velo di serenità.
Narciso, era sempre di pessimo umore quel giorno dell'anno.
Narciso, ogni anno, in quel particolare giorno, si svegliava con una leggera sensazione acida che cresceva piano piano durante la giornata.
Gli si leggeva in faccia, con tutti quei dolci, quei fiori, quell'ipocrisia nascosta, quanto fosse nauseato quel giorno.
Probabilmente, non gli interessava neanche chi ci credesse davvero o no alla festa dell'amore, erano tutte quelle morbose effusioni di prima mattina che gli davano fastidio. Quelle morbose effusioni che iniziavano la mattina presto e si prolungavano inutilmente tutto il giorno.
Non avevo mai visto Narciso fidanzato o innamorato di qualcuno dopo la mia scomparsa. Pensandoci, non lo avevo mai sentito parlare di amore per qualcuno, ne prima, ne dopo il nostro primo incontro.
Non lo avevo mai sentito parlare di vecchi amori, solo di vecchie fiamme, di vecchie storie, ma MAI di amore.
Non capivo davvero perchè, era un bel ragazzo, a volte egoista e narcisista, ma che aveva sempre avuto tanto da dare agli altri, un cuore dolce leggermente stroppiciato, ma grande, pronto a concedersi a chiunque lo avesse voluto davvero.
Ma non aveva mai amato nessuno, e non lo era mai stato da nessuno.
Era sempre e solo stato innamorato di se stesso, dell'unica persona che era sempre stata presente nella sua vita da quando era nato.
Era, in realtà, sempre stato innamorato dell'idea dell'amore stesso, di un'amore passionale, portato all'eccesso, all'autodistruzione, alla fede più cieca.
Quando suonò la campanella dell'ultima ora, Narciso tirò un respiro di sollievo, perchè sarebbe potuto finalmente tornare a casa, lontano dalle mura della scuola, lontano da quella nauseante e dolciastra maschera d'ipocrisia generale.
Dopo pranzo, uscì di casa, aveva promesso ad una sua carissima un caffè per festeggiare il loro gioioso stato di esseri umani felicemente single, innamorati di se stessi, dell'unica persona che davvero li capiva...
Mentre bevevano il loro tea al lampone, con pasticcini pieni di crema pasticcera e frutti di bosco, Alex guardò Narciso negli occhi, incerta se parlare o meno, e, dopo qualche secondo di silenzio, gli chiese:
"Sei mai stato innamorato di qualcuno, alla follia, fino a toglierti il respiro?"
Lui, fu preso alla sprovvista da quella domanda; un'attimo prima parlavano dei futuri acquisti da fare per la stagione estiva, un'attimo dopo lei se ne uscì con quella domanda, dal nulla, per lui fu come un fulmine a ciel sereno:

"Perchè mi fai una domanda simile? Perchè ora? E poi, sai già la risposta..."

"Si, conosco la risposta, ma non so perchè... Non so perchè sostieni di non esserti mai innamorato di nessuno... E te la faccio ora per il semplice fatto che è San Valentino, ed entrambi sappiamo quanto ti disturbi questa festa. Voglio sapere il motivo per il quale ti nausea tanto questo giorno dell'anno, per il quale non ti sei mai innamorato di nessuno, perchè io non lo so, non concepisco questo tuo stato d'animo. E, conoscendoti, non centra il fatto che è quasi un anno che non stai con qualcuno.
La cosa non ti ha mai disturbato, anzi, essere fidanzato per te è sempre stato un peso, quindi, voglio capire."

"Hai ragione, non amo questo giorno dell'anno, da sempre, che sia fidanzato o meno. Semplicemente non mi piace, non mi piace quel sottile velo di ipocrisia che si stende sul mondo, sulle persone, sulle coppie. In una notte, un ragazzo non innamorato della della sua ragazza, lo diventa e lo resta per 24 ore, senza farsi problemi, solo perchè deve. Lo trovo stupido, ipocrita e, poi, guardiamo in faccia alla realtà... La festa dell'amore?!? Una coppia che sta insieme da quarant'anni e si ama per davvero non ha bisogno una giornata per festeggiare il loro amore. Il 90% delle coppie che lo festeggiano, sono formate da giovani, giovanissimi, che dell'amore non sanno nulla, che prendono questa parola e la svuotano completamente del suo immenso significato, che la maltrattano e dopo poco la buttano via per noia.
Non dico che l'amore non esiste, ma che ad oggi al posto di TI VOGLIO BENE, si usa solo ed esclusivamente il  TI AMO, svuotandolo di quello che significa per davvero.... Tutto qua!"

"Sai di essere cinico Narciso  vero? o sei cinico o sei solo invidioso.... Io sono stata innamorata, ho amato davvero il mio ex, gli ho voluto un bene infinito, anche se ora non stiamo più insieme!"

"Io non sono cinico! La pensiamo solo in modi molto diversi e mi piacerebbe farti notare che dopo quel ho amato hai detto gli ho voluto un bene infinito che spiega molto di più il sentimento che provavi per lui... Gli volevi bene, non lo amavi, tutto qua, le due cose non si escludono l'un l'altra, ma sono due cose diverse.
Io non sono cinico, sono semplicemente innamorato dell'amore stesso, dell'idea di amore che ho in testa, nel mio cuore, che sento rimbombare in ogni parte del mio corpo.
Perchè amare qualcuno, cara, significa arrivare al punto di fare qualsiasi cosa per lui, significa arrivare al punto di iniettargli del veleno nelle sue stanche vene, quando è troppo debole per farlo da solo, significa arrivare a sacrificare anche se stessi per lui, senza riserve senza pensarci due volte. Ho seri dubbi che tutte le coppie che si giurano eterno amore oggi sappiano cosa vuol dire amare davvero qualcuno. Ho seri dubbi che esista davvero qualcuno che lo sa.
Ecco perchè non amo questa festa, ecco perchè non credo di essere mai stato innamorato di qualcuno, ecco perchè reputo il 99% delle persone che festeggiano il loro amore, oggi, solo delle ipocrite!
Io non sono cinico, mi piacerebbe, sono solo follemente innamorato di quest'idea dell'amore così romantica."

"Non so se tu abbia ragione, Narciso, ma è un'idea dell'amore molto dolce, romantica e passionale la tua"

Il discorso tra i due si chiuse lì, come se nulla fosse, come se non fosse mai iniziato, rincominciarono semplicemente a parlare di scarpe, abiti e moda, come qualche minuto prima.
Quando Narciso andò a letto, quella sera, ripensando al pomeriggio, si rese conto che una sola volta qualcuno lo  aveva amato in quel modo e, inconsciamente, gli aveva donato la vita due volte in una sola vita.

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