martedì 2 luglio 2013

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23 Giugno 3013
Prendere il sole mi sembra inutile oggi, il cielo azzurro, rischiarato dall'intesa luce del sole, è oscurato da inutili nuvole grigie. È più il tempo che passo all'ombra che al sole come una lucertola sulle rocce. 
Mi alzò, non ho molta voglia di fare qualcosa, sarà che non ho dormito quasi nulla stanotte e mi sento non poco stanca. 
Tutta colpa del cellulare di Narciso che alle sei meno un quarto ha deciso di squillare come non ci fosse un domani, come se la gente alle 5.45 di domenica mattina non dorma. 

"Pronto... Chi è?" 

Ha risposto Narciso, con la voce ancora impregnata  di sonno. 

"Tesoro ma non andiamo a messa?!?" 

Dall'altra parte del telefono, risponde una voce squillante, troppo vista l'ora. 

"Nonna ma da quando vado a messa?!? Alle sei di mattina poi?!?" 

Narciso parlava irritato. Non capiva il motivo della richiesta, non era mai stato tipo da messa. 

"Ma oggi è un giorno importante... È l'anniversario della tua quasi morte caro... DEVI ANDARE A MESSA!!" 

"NONNA MA PER FAVORE!" 

Le ha attaccato il telefono in faccia, senza nemmeno salutarla. Aveva tutta l'aria di essere nero per l'incazzatura.
È rimasto a letto a guardare il soffitto per qualche ora, rigirandosi nel letto, pensando a che razza di strani parentele avesse.
Una cosa era certa, se la gente gli diceva che lui non era normale, era solo perché non conoscevano la sua famiglia.
All'alba delle dieci, quando la casa era ormai deserta, si è deciso ad alzarsi, di controvoglia. Il citofono suonava ormai da dieci minuti buoni, come se la gente non si rendesse conto che la domenica si è soliti dormire fino a tarda mattina a casa di Narciso o, almeno, rimanere a letto.
Dopo essersi messo un paio di short bianchi, candidi, una maglietta un po' scollata azzurra, troppo grande per essere sua, ed un paio di espadrillas dello stesso tono é salito al piano terra ad aprire la porta.
Dopo averla spalancata, è rimasto di sasso davanti alla scena demenziale che si stava svolgendo davanti ai suoi assonnati occhi.
L'altra sua nonnina, camminava lungo il vialetto della villa con una torta di fragole e panna con una grande candelina a forma di uno accesa. Gli si è fermata davanti, pronta a parlare e dire qualcosa.
Non ne ha avuto il tempo.

"NONNA COS'HAI IN MANO?!?"

 Una faccia shokkata gli era dipinta in volto, forse sconcertata, non so a dire il vero.

"UNA TORTA PER L'ANNIVERSARIO CARO!!!"

 Alla faccia di Narciso, sua nonna ha risposto con un'enorme sorriso a 365 denti, troppo bianchi e troppo dritti per una tipica nonnina comune.
Nella testa di Narciso, ci scommetto, lampeggiava a un'enorme scritta al neon con scritto DEMENZA SENILE ECCOCI!!!!
Nonostante la situazione totalmente anormale che Narciso si trovava a vivere ha reagito in modo molto normale... Ha fatto un caffè e ha mangiato tranquillante una fetta di torta, chiacchierando con la nonna del tempo e della imminente, si fa per dire, partenza per la Sardegna.





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